domenica, Dicembre 22, 2024

“La nostra azione per una società più umana”

A colloquio con Bruno Ratti, Fondatore di “The Science of Where Magazine”

A colloquio con Bruno Ratti, Fondatore di “The Science of Where Magazine”

 

Ingegner Ratti, perché ha fondato il “The Science of where Magazine”?

Vuole essere uno strumento utile non solo per gli operatori del mondo tecnico-scientifico, ma anche ai movimenti e a tutti quelli che vogliono dare il loro contributo al cambiamento sociale indotto dalla rivoluzione digitale.

Qual è la sua visione?

Va ricercato un modello di società non concentrata solo sulla efficienza produttiva e sul profitto, dove il lavoro dell’uomo può trovarsi in competizione con l’intelligenza artificiale e con i robot.

Come si legge nel manifesto per una Società 5.0, che ho scritto nel 2018, vogliamo realizzare un modello di convivenza ”con al centro l’uomo, che bilanci il progresso economico con la soluzione dei problemi sociali attraverso un sistema che integri lo spazio fisico con il cyberspazio.”

Per attuare la visione della Società 5.0 è necessario innanzitutto attivare un processo di mappatura dei bisogni.

L’elemento che dà il via all’azione è la SCIENZA DEL DOVE, THE SCIENCE OF WHERE, un approccio alla conoscenza attraverso la geografia digitale. La Scienza del Dove porta benefici a tutti i processi di conoscenza perché coniuga la dimensione del DOVE con le più tradizionali dimensioni del COME, QUANDO e PERCHE’, orientando lo sviluppo dei bisogni individuali.

La domanda che spesso ci facciamo è dove ci porterà l’innovazione tecnologica?

Una risposta chiara e convincente non c’è’, tutto dipenderà da come sarà governato il cambiamento.

Lei come intende contribuire al governo del cambiamento?

Mi è sembrato che non fosse etico limitarmi all’invito senza impegnarmi di persona e lasciare agli storici il compito di diagnosticare, a cose fatte, quale modello di sviluppo sociale sarà stato perseguito.

Perché “LA VISIONE SENZA AZIONE E’ UNA UTOPIA, L’AZIONE SENZA VISIONE E’ UN PASSATEMPO, AZIONE E VISIONE INSIEME POSSONO CAMBIARE IL MONDO”.

A tal fine oggi ho fondato e reso disponibile il Magazine, il mio contributo all’azione, perché con il Magazine ho voluto rendere disponibile un luogo adeguato, una piazza virtuale, capace di mettere in interazione coloro che intendano dare il proprio fattivo contributo al concretizzarsi di questa visione.

Una piazza virtuale che diventerà sempre più grande e più utile, mano mano, con l’impegno dei partecipanti.

Perché il Magazine è una “piazza virtuale”?

La piazza virtuale rappresenta uno strumento che ben si adegua ai bisogni del nostro tempo e alle tecniche usate soprattutto dalle nuove generazioni.
Nella piazza virtuale saranno affrontati temi e rubriche legati ai diversi target: dal mondo industriale, agli intellettuali, alla ricerca e Università, ai giovani. Verranno sviluppati diversi media contents legati alla scelta di strumenti di informazione ad hoc così da rendere il Magazine sempre più ricco e articolato, capace di offrire dei contenuti e racconti incisivi e ben connotati. Una piazza che sia in grado di dare un contributo importante alla crescita culturale del Paese.

Lei come risponde agli appelli delle encicliche di Papa Francesco?

Paradigma fondante della mia azione è il costante riferimento al dettato di Papa Francesco, che viene trasfuso dall’enciclica Laudato si’ e si arricchisce con l’ultima enciclica Fratelli tutti.
E’ infatti emersa forte la necessità di rivoluzionare il sistema economico per superare le non più sopportabili disparità sociali, create dal capitalismo finanziario, neoliberista.

E per i giovani cosa fate, qual è il suo impegno?

L’UNIVERSO GIOVANILE è un elemento essenziale per il nostro futuro. Quotidianamente nell’azienda che presiedo, la Esri Italia, ma anche nella Farm di innovazione Geosmartcampus sosteniamo la crescita del capitale umano e ci muoviamo per offrire ai giovani opportunità di lavoro, di nuova imprenditoria, crescita professionale e formazione. Selezioniamo giovani, startup, progetti sociali per i vari settori delle nostre attività con l’obiettivo di soddisfare i diversi bisogni in maniera efficiente e sostenibile.

Da sempre quindi, parafrasando le ultime affermazioni e riflessioni del Presidente Draghi, operiamo affinché la società non rubi ma anzi operi per il futuro dei giovani.

Da oggi si parte. Auguri al Direttore e auguri a tutti noi per la piccola impresa che abbiamo cominciato nella speranza di contribuire allo sviluppo di una società sempre più umana.

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