Venti anni fa come oggi, il 20 ottobre del 2000, a Firenze sei Paesi europei sottoscrivevano la Convenzione Europea del Paesaggio, il primo trattato internazionale interamente dedicato al Paesaggio europeo nel suo complesso di spazi naturali, rurali, urbani e periurbani, volto a sviluppare una nuova cultura del territorio.
La Convenzione, cui ad oggi hanno aderito 32 Stati europei e non, è un progetto vocato ai principi della Smart Society – alias Società 5.0: rappresenta un contributo sostanziale all’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2020, tra cui è imprescindibile la ricerca di soluzioni innovative comuni alla tutela del territorio intesa come preservazione e gestione responsabile del patrimonio naturale.
Obiettivi che per concretizzarsi necessitano di passare attraverso lo sviluppo e la divulgazione della Cultura del Territorio ed un’organizzazione efficace, in una prospettiva di Smart Land che coinvolga tutti gli attori del territorio: dai cittadini, alle pubbliche amministrazioni.
Con Smart Land si intende uno spazio in cui persone ed organizzazioni lavorano insieme per ottenere un ambiente in cui le soluzioni intelligenti siano imprese volte ad una cooperazione economicamente sostenibile ed ecologicamente consapevole, oltre che ad un livello di qualità di vita ottimale per chi lo abita.
I Paesaggi cui fa riferimento la Convenzione sono spazi in cui le diverse identità territoriali, di cui fanno parte l’ambiente naturale, l’architettura paesaggistica, l’artigianato locale, la cultura, l’economia e la produttività, siano immerse in un ambiente smart, capace di implementarne al meglio le molteplici caratteristiche integrate ed i loro rapporti di reciprocità ed interdipendenza, al fine di rendere giustizia al valore del territorio.
In questo processo, la partecipazione attiva della popolazione è alla base dell’attuazione e la diffusione dei progetti di sviluppo del territorio: la Convenzione è intesa proprio a supportare regioni territoriali in cui i cittadini in primis siano interessati e messi in condizioni di reinventarsi, sperimentare con gli altri ed imparare dagli altri. Le tecnologie digitali non sono l’unico sentiero percorribile in questo cammino verso la valorizzazione dei Paesaggi geografici e culturali, ma rappresentano senz’altro un’opportunità di estrema semplificazione dei processi citati ed uno strumento di una potenza senza precedenti ai fini dell’organizzazione logistica e lo sviluppo del territorio.
E’ da questi assunti che muove i suoi passi l’iniziativa “Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa” l’iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Si tratta di un riconoscimento per progetti, realizzati almeno parzialmente e da almeno tre anni, che mettano in atto strategie di sviluppo sostenibile condivise con le comunità locali, favorendo l’affermazione e la conoscenza delle culture identitarie presenti sul territorio, anche le più recenti.
Le candidature al progetto possono essere presentate entro il 15 Dicembre 2020 sulla piattaforma www.premiopaesaggio.beniculturali.it.