domenica, Dicembre 22, 2024

L’importanza della georeferenziazione per tracciare il Covid-19

L’epidemia di Covid-19 ha evidenziato l’importanza di poter utilizzare una piattaforma di georeferenziazione, come strumento determinante per avere una visione e analisi certa della situazione organica e i suoi diversi impatti sul territorio a livello sanitario, sociale ed economico.

La tecnologia è stata finora una delle poche armi vincenti, negli ambiti di sua competenza, per contrastare il COVID-19, virus ancora non debellato .

Attraverso l’uso della piattaforma di georeferenziazione si può mettere in atto una strategia di contrasto alla pandemia. Ogni singola struttura che afferisce alla piattaforma invia, con periodicità definite, i dati real time direttamente alla Direzione Centrale attraverso l’uso di App, utilizzabili da Browser, Smarphone e Tablet, facili da usare e per cui non occorre formazione specifica.

L’utilizzo di queste App garantisce già nella fase di acquisizione del dato sia la qualità (tramite scelte guidate) che la georeferenziazione del dato stesso. La Direzione Centrale e ogni altro Operatore avrà quindi la disponibilità real time del dato attendibile sia in termini di qualità che di tempo. La disponibilità è assicurata attraverso una Dashboard, una web application con l’utilizzo del sistema di georeferenziazione o tramite web service.

La disponibilità della piattaforma di georeferenziazione è una parte essenziale per la creazione e operatività dell’infrastruttura sanitaria. L’utilizzo e conseguente accesso a tale piattaforma segue un approccio multicanale e multi utente: l’Istituto Superiore di Sanità, gli Ospedali, i Centri di Analisi, le Regioni, i Comuni, le associazioni di riferimento, la Croce Rossa, la Protezione Civile, gli Enti di Ricerca e Formazione e tutti gli attori coinvolti nella gestione delle attività ordinarie ed emergenziali.

Esri Italia, leader nelle soluzioni basate sulla georeferenziazione, sta operando gratuitamente con un gruppo di lavoro dedicato per supportare le attività relative alle diverse fasi dell’emergenza Covid 19 in Italia.

Esri Italia sta cooperando con Protezione Civile, ISS, e alcune importanti Regioni (es. Sardegna e Campania) e varie Province .

Per quanto riguarda le sole emergenze sanitarie a livello internazionale Esri ha operato per la gestione della Influenza Suina 2009-2010, dell’Ebola nel 2014, del virus Zika nel 2016 ed è stata coinvolta dall’inizio per l’emergenza Covid-19 producendo le prime mappe della Johns Hopkins University (http://arcg.is/10nmD5).

L’utilizzo delle soluzioni messe a disposizione è utile per la gestione dell’emergenza,sia per il suo contenimento che per pianificare la ripresa delle attività produttive e per valutare quali tipologie di categorie lavorative attivare e quali regole definire, attraverso l’analisi dei relativi impatti.

Per quanto riguarda gli Utenti, dopo un paio di sessioni di formazione a distanza, i diversi operatori hanno realizzato soluzioni per le seguenti attività:

  1. Avere la rappresentazione del posizionamento di un gruppo di ammalati, dell’espandersi di una epidemia, del posizionamento di un presidio sanitario rispetto alla localizzazione dei pazienti, della logistica all’interno ed all’esterno degli ospedali, del tracciamento di uno o di un gruppo di ammalati per conoscere e seguirne l’evoluzione temporale.
  2. Individuareil centro di localizzazione (focolaio) di una epidemia e poterlo correlare alla situazione del territorio.
  3. Vedere la diffusione del contagio, attraverso la georeferenziazione anche dei tamponi dei pazienti positivi.
  4. Sapere dove c’è disponibilità di posti letti e di terapia intensiva in modo dinamico e in tempo reale.
  5. Supportare gli Operatori sanitari e le forze di Ordine Pubblico nel pianificare il controllo del territorio e la delimitazione delle zone rosse e dei focolai.
  6. Vedere l’allocazione delle fasce deboli e delle persone non autosufficienti.
  7. Vedere la distribuzione dei medici di base.
  8. Conoscere i servizi di prima necessità Supermercati e Farmacie e censire chi fa servizi di consegna a domicilio.
  9. Sapere, gestire e monitorare la distribuzione e presenza del terzo settore e i servizi che erogano.

La piattaforma permette la gestione delle informazioni per una molteplicità di organizzazioni e ognuna di queste può trarre beneficio dall’adozione delle soluzioni disponibili e pronte all’uso.

La fase del processo di gestione dell’emergenza del Cov-19 è divisa in due principali macro-attività: la pianificazione e attivazione del piano di azione e la gestione e monitoraggio dello stesso:

• per realizzare il modello della realtà in grado simulare velocemente i diversi scenari possibili generati dall’apertura delle diverse tipologie di attività produttive e alla conseguente mobilità dei lavoratori. e conciliare la ripartenza delle attività economiche con la gestione del rischio sanitario ad essa connesso.
• per valutare l’effetto delle decisioni sia in termini di aumento o riduzione del contagio sia in termini di impatto positivo dovuto alla attivazione dei diversi settori produttivi.
• per utilizzare i Big Data degli spostamenti delle persone (opportunatamente anonimizzati) e incrociarli con i dati epidemiologici e quindi individuare eventuali aree di rischio o veri e propri nuovi focolai della malattia;
• per automatizzare il confronto fra dati e fornire allarmi coerentemente con le regole impostate e concordate con il comitato tecnico scientifico. Procedure automatiche realizzate con strumenti AI consentiranno di tenere continuamente sotto controllo la situazione e dievidenziare in tempo reale le eventuali anomalie per consentire alla protezione civile di prendere decisioni tempestive.
• per realizzare un monitoraggio continuo che tenga conto del continuo cambiamento della situazione e supportare in maniera veramente rapida e flessibile chi deve coordinare l’operatività delle forze di sicurezza e sanitarie durante la fase due.
Per maggiori info alcuni link

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