mercoledì, Novembre 20, 2024

Il futuro della Science of Where

Attraverso le pagine elettroniche, di carta del nostro Magazine, ora anche Tv, stiamo facendo conoscere al grande pubblico le tecnologie che gestiscono il mondo della geolocalizzazione. Si tratta di strumenti complessi da usare che possono creare situazioni delicate da gestire, come nel caso della liberazione dei pescatori italiani prigionieri in Libia quando i nostri rappresentanti sono andati a riprenderli, senza le necessarie coperture di riservatezza. Ma ricordiamo anche i post fatti da Renzi quando correva tra le Cascine in Toscana.

​Sicuramente molti di noi si sono stupiti e un po’ preoccupati quando vediamo come Google “conserva” i luoghi dove siamo stati, o come facilmente si può desumere dal navigatore delle auto i percorsi fatti. Tutti questi racconti ci indicano che oggi viviamo nella “Science of Where” solo che non riusciamo ad esserneancora del tutto consapevoli.

​Oggi queste tecnologie della georeferenziazione stanno velocemente evolvendo e danno “vita” alla rappresentazione cartografica che i sessantenni come me hanno vissuto quando erano giovani in modo assolutamente statica. Nel passato le carte tecniche, se si era fortunati, avevano in aggiornamento decennale, oggi ci stiamo velocemente avvicinando ad aggiornamenti “in Real Time”. Il futuro è sempre più dinamico anche perché il pianeta è vivo è un organismo ed il territorio come tale è in continua trasformazione. Il primo esempio che ci può aiutare a comprendere quanto come velocemente questa tecnologia già assolve a questa sfida, è quello dei grafici stradali e dei sistemi di monitoraggio del traffico. Qui è palese che l’informazione deve essere dinamica e in Real Time per informare su incidenti o situazioni meteo. Le città Smart saranno continuamente monitorate da sensori che aiuteranno a tenere aggiornati i dati territoriali, il progetto della città a 15 minuti che abbiamo affrontato  con l’urbanista Elena Granata è stato possibile farlo grazie alle “service area” messe a disposizione dalla Science of Where.

​Un caro e illuminato amico come il Presidente Piero Bassetti ha scritto un libro interessantissimo, dedicato a dire il vero al mondo politico, ma che ben si presta anche per noi dove si parla dell’oltre lo Specchio di Alice; la Science of Where è quello che ci porta oltre lo specchio in un mondo straordinario. Recentemente un collega mi parlava di un progetto che deve monitorare i satelliti e che ci porta ad affrontare con la Science of Where il mondo dello Spazio, ma abbiamo tanta strada da fare; mappare la Luna, cosa in parte già fatta, ma anche Marte, il sistema solare e ,le galassie. 

Un altro visionario come Massimiliano Moruzzi ,ex Autodesk Ora partner di Augmenta vede l’ Artificial Intelligence, nel mondo del Design con il concetto di Generative Design. Nelle nostre lunghe chiacchierate fatte in pandemia necessariamente sulla piattaforma Zoom (vive a Chicago,) abbiamo convenuto che queste applicazioni che lui usa in meccanica ben si prestano ad essere applicate anche nella Science of Where, dove l’uomo disegna e modifica o usa il territorio.

​Dobbiamo cercare di essere tutti un po’ come Alice nel paese delle meraviglie, e non avere paura e sapere e volere guardare attraversare lo specchio.E’ questo il progetto che vogliamo realizzare con The Science of Where Magazine,strumento di comunicazione moderno ,sul web,ma che non trascura il fascino della carta .Per un momento di riflessione alla vecchia maniera.

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