I francesi invadono l’Italia: non solo nel settore della finanza, anche l’economia fa parte di questa strategia. E all’appello non mancano le startup. Un esempio? Un milione di documenti digitalizzati entro il 2021, 15 milioni entro la fine del 2023: questi gli ambiziosi obiettivi con cui Yousign, startup francese che promuove la firma elettronica in tutta Europa, arriva sul mercato italiano per aiutare aziende e professionisti a spostare “online” documenti e burocrazia. Strumento ancora poco conosciuto in Italia, la firma elettronica giocherà infatti un ruolo fondamentale nella digitalizzazione del Paese, specialmente in un momento in cui, anche a causa dei cambiamenti portati dall’emergenza Covid, le aziende si trovano a imparare a “dematerializzare” i propri processi e lavorare da remoto: al punto che il mercato globale della firma elettronica, che valeva nel 2020 quasi 3 miliardi di dollari, potrebbe raggiungere i 14 miliardi di dollari entro il 2026.
“In Italia i vantaggi della firma elettronica sono ancora poco conosciuti, ma la possibilità di far firmare documenti completamente online con uno strumento che assicura la validità legale della firma diventa cruciale per la digitalizzazione del Paese. E questo vale tanto per le grandi aziende, che magari hanno già intrapreso un percorso di trasformazione digitale, quanto per le Pmi e i liberi professionisti”, afferma Fabian Stanciu, Country Manager Italia – Yousign è una soluzione in cloud studiata specificatamente per il mercato Europeo, che rilascia i propri certificati di firma elettronica in conformità con il regolamento eIDAS, detiene lo statuto di autorità di certificazione (Certification Authority) e fa parte dell’esclusiva lista dei Trusted Service Providers (Tsp) stilata dall’Ue. Puntiamo a digitalizzare e dematerializzare tutta la documentazione cosiddetta “di routine”: preventivi, ordini, contratti, polizze e pre-contratti assicurativi, mandati di brokeraggio, proposte di assunzione, mandati di vendita immobiliare, contratti d’affitto, informative sulla privacy, lettere d’incarico e molto altro. La soluzione è flessibile e si adatta a molti ambiti, dall’assicurazione all’immobiliare, dalle risorse umane al bancario, fino all’attività di Pmi, startup, freelance e liberi professionisti. Abbiamo la missione di facilitare, in questo modo, la connessione tra le aziende, i propri clienti, i dipendenti e i partner, agevolando la crescita e l’efficienza del business”.
Concludere una procedura di firma con Yousign pare semplicissimo: basta caricare il pdf del documento sulla piattaforma, determinare il flusso approvativo e quindi inviare la pratica via app al firmatario; per apporre l’autografo sul documento, basterà cliccare sul link ricevuto, leggere i documenti e firmare inserendo il codice Otp ricevuto via Sms. Inoltre, a differenza della firma digitale, l’uso è immediato e non c’è necessità di installare alcun software o avere uno strumento fisico quale smart card o chiavetta Usb per firmare. La piattaforma, disponibile sia in App che in Api, offre sia una soluzione di firma elettronica semplice, indicata per le pratiche più “leggere” – sia una soluzione di firma elettronica avanzata, studiata per le transazioni più importanti. In tutti i casi, la sicurezza è garantita da un processo di firma certificato grazie all’autenticazione a più fattori (info di contatto, codice Otp, verifica dell’identità), all’integrità garantita (un documento firmato è sigillato e protetto crittograficamente) e un dossier di prova con marcatura temporale (file di prova generato e archiviato automaticamente).
Fondata nel 2013 da Luc Pallavidino e Antoine Louiset, Yousign conta già 5 mila clienti, 2.5 milioni di documenti firmati al mese in tutta Europa e circa 100 dipendenti che lavorano nell’Hq in Francia, destinati a diventare 150 entro la fine del 2021. Una buona parte del team è composta da ragazzi italiani, impegnati nel servizio clienti dedicato esclusivamente al mercato italiano. “La digitalizzazione documentale ha dei vantaggi concreti: abbiamo stimato che un processo di firma elettronica costa il 50% in meno rispetto ad una firma cartacea, con effetti positivi rilevanti anche sulla produttività delle risorse umane mobilitate per i compiti amministrativi. Per non parlare, infine, degli aiuti all’ambiente, dal momento che si riduce drasticamente il consumo di carta e delle emissioni Co2 legate al trasporto e logistica dei documenti”, conclude Stanciu.