lunedì, Dicembre 30, 2024

5G: UNA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA MA ANCHE DI VITA DI VITA

Si fa un gran parlare del 5G, che altro non è che la connettività mobile di quinta generazione. In pratica un’autentica rivoluzione non solo nel settore della comunicazione, ma nella nostra vita, con tutti i pro e con tutti i contro. Finora noi siamo abituati a fare molte cose con il nostro smartphone attraverso le app, oppure con il computer. Ma qui siamo di fronte a qualcosa che è destinato a rivoluzionare tutto ulteriormente, ben più della rivoluzione tecnologica partita una ventina di anni fa e che ancora non si è completata. Tanto più che con la pandemia abbiamo capito che in ogni caso la nostra vita, il nostro lavoro, le nostre attività quotidiane sono destinate a non essere più quelle di prima. Ci saranno sempre più persone che lavoreranno dalla propria abitazione a prescindere dall’attuale emergenza. Ma del 5G e di quello che cambierà si parlava ben prima che arrivasse il Covid a modificare le nostre esistenze.

Cominciamo con il dire che il 5G rappresenta l’era dei dispositivi perennemente connessi. Oggi per esempio siamo ancora principalmente utenti della tecnologia, mentre ci stiamo preparando a viverla in prima persona, anche se occorreranno precauzioni importanti per la nostra salute. I raggi 5G hanno lo stesso effetto dei raggi del sole sulla nostra pelle. Non è il semplice rischio di un’abbronzatura, naturalmente, bisogna capire come proteggersi da una tecnologia sempre più invasiva e sempre più presente, costantemente nella nostra vita. E da qui discende anche un’altra questione, quella della privacy e conseguentemente della sicurezza. Tutte cose che ormai si capiscono sempre dopo, e mai prima, non ci si preoccupa mai di individuare dei paletti, si chiude la stalla quando i buoi sono scappati. Invece le organizzazioni internazionali dovrebbero stipulare accordi per fissare dei punti fermi.

Ma detto questo, cerchiamo di capire alcune delle opportunità che ci fornisce, o che ci fornirà in prospettiva il 5G, dato che alcune situazioni legate all’intelligenza artificiale sono ancora allo studio.

Il 5G trasformerà la rete in una piattaforma di connettività. Dovremo familiarizzare con il Mobile Edge-Computing, in pratica un ambiente virtuale dove si possono creare reti specializzate dedicate alle singole applicazioni, perfino più di una rete sulla stessa infrastruttura fisica, attraverso un procedimento chiamato slicing, pensiamo per esempio al campo sanitario o chirurgico su cui torneremo. La larghezza di banda consentirà una latenza bassissima e un ampio numero di connessioni. Sarebbe complesso e difficilmente comprensibile cercare di spiegare quali sono i passaggi con i quali ci si arriverà. Certamente ne beneficerà molto l’industria, specie in alcuni passaggi delicati della produzione.

Le sperimentazioni stanno testando dei progetti pilota in vari campi. Nella sanità ci sono molte possibili applicazioni, legate anche alla robotica. Ne gioverà la chirurgia con lo specialista che assistito dall’equipe in sala potrà operare un paziente a distanza attraverso un robot in tempo reale. Ma non è l’unico possibile utilizzo: al San Raffaele di Milano uno dei progetti in campo è quello del robot umanoide R1 che è in grado di interagire con degenti e accompagnatori in diversi ambiti, fornendo informazioni o addirittura leggendo libri o giornali ai pazienti che ne avessero bisogno. E ancora raccogliere le preferenze o progettare menu personalizzati.

Altra applicazione è legata alla medicina riabilitativa, con i medici in grado di controllare e gestire a distanza l’intera seduta di riabilitazione. Questi alcuni aspetti legati alla sanità: ci sono poi i progetti legati alla smart city: mobilità, parcheggi, illuminazione intelligente, cestini intelligenti per raccogliere i rifiuti. Anche l’agricoltura, per controllare le coltivazioni e gestire situazioni anomale. Come vedete sono tante le applicazioni: anche se alla fine sarà sempre l’uomo, con la sua intelligenza naturale, a dover gestire tutta questa intelligenza artificiale. Come sempre, dipende dall’uso che se ne fa. Perché il 5G può davvero cambiarci la vita in meglio.

Ultimi articoli