Global Times (14 ottobre 2021) riporta la notizia dell’annuncio da parte del Presidente Cinese Xi Jinping della istituzione del Global Innovation and Knoledge Center for Sustainable Transport e della implementazione in senso verde e digitale della Belt and Road Initiative.
Nel quadro della sostenibilità planetaria, con la digitalizzazione pilastro del mondo post-pandemico, il messaggio concreto che arriva dalla Cina è di grande importanza.
Così Xi alla UN Global Sustainable Transport Conference: It is imperative that we follow the prevailing trend of world development, advance global transport cooperation, and write a new chapter featuring connectivity of infrastructure, unfettered flows of trade and investment, and interactions between civilizations.
La mobilità umana è un fattore decisivo nel quadro del mondo che sarà. Certo occorre una “cooperazione competititiva” sui grandi temi che Xi sottolinea perché nessun Paese, Cina inclusa, potrà definire e determinare un modello valido per tutti. Ci vogliono una cultura delle differenze e un approccio realistico alle tecnologie emergenti.
I dati, quelli che la nostra mobilità ci consegna, vanno geolocalizzati e organizzati per il loro governo. La “the science of where”, soluzioni tecnologiche nella realtà (torna prepotente il tema del governo delle città e dei territori), si inserisce perfettamente in un contesto d’innovazione “glocale” e attraversato dalla interrelazione delle sfide che percorrono il pianeta e le nostre realtà.