domenica, Novembre 24, 2024

PERCHÉ SERVE LA LOCATION INTELLIGENCE?

Soprattutto con la “rivoluzione” digitale, l’idea e la pratica dell’intelligence cambiano pelle, entrano in metamorfosi.

Il tempo che viviamo, dalle nostre case allo spazio, è percorso dai dati che produciamo. Essi sono il nostro biglietto da visita perché, dai movimenti quotidiani alle grandi scelte strategiche, quei dati raccontano di ciascuno di noi, dell’umanità, del pianeta e del suo destino, dei grandi processi storici e delle sfide a essi connesse.

Tutti questi dati maturano nei “dove” delle nostre vite, laddove svolgiamo le nostre vite-in-mobilità. Grazie alla interdipendenza planetaria, quella che semplicisticamente chiamiamo globalizzazione, i dati si diffondono e dialogano con altri dati prodotti dall’altra parte del mondo. C’è, dunque, una globalità dei dati tanto quanto un loro “incarnarsi” in contesti particolari, locali.

E’ su questo punto che il lavoro di geolocalizzazione dei dati, per la loro organizzazione e per il loro governo, si qualifica come “glocale”. Qui entra in gioco la “location intelligence”.

L’intelligence dei luoghi si caratterizza, nel nostro percorso di riflessione all’interno di una cultura della tecnologia, come l’attività che considera ogni “dove” di ogni “uomo” come l’ambito di possibilità per meglio immaginare lo sviluppo e le dinamiche future nella fase di recovery post-pandemica, ben considerando i rischi esistenti e quelli “in progress”.

La “location intelligence” ha bisogno di uno sguardo “glocale” e di un pensiero complesso. Si tratta, per la cultura ma soprattutto per la politica, di un cambio di paradigma radicale. E’ la tecnologia, e in particolare le soluzioni della “the science of where”, che può aiutarci a cambiare via. Non è più il tempo di guardare alla tecnologia soltanto come a un qualcosa che c’è e che val bene utilizzare ma occorre guardare a essa come l’inevitabile frontiera (peraltro già presente) dell’uomo che voglia davvero superare i limiti di un’attività di governo che non incrocia il profondo e il complesso delle trasformazioni in atto.

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