domenica, Dicembre 22, 2024

UN MONDO SEMPRE PIU’ PHYGITAL

Dal reale al virtuale, era inevitabile che con il tempo arrivasse la via di mezzo, che in realtà molti hanno già anticipato con qualche gesto diventato molto semplice. Qualche volta, nella paninoteca sotto casa, oppure in qualche supermercato specie nelle città, abbiamo visto qualcuno che pagava semplicemente avvicinando il suo smartphone a un dispositivo presente alla cassa. È così: benvenuti nel mondo phygital, un incrocio tra fisico e digitale, un gesto che ci diventerà ancora più familiare e probabilmente normale di qui in avanti, e non riguarderà soltanto i pagamenti, ma tutto un mondo di informazioni che affiancherà quello reale per farci sapere di più, ad esempio, sull’articolo che vogliamo comprare.

È stato il mondo della moda a fare da apripista su questa frontiera: le grandi firme nascondevano un microchip nei capi per garantirne l’originalità, e naturalmente anche per evitare che venissero rubati. Il sistema antitaccheggio è ormai divenuto una pratica abbastanza frequente anche nei supermercati, non è più un’esclusiva di certi ambienti, ma in questo modo è anche ulteriormente perfezionato.

La genesi di questa tecnologia, però, viene individuata nell’ottobre del 2014. Nel suo punto vendita a San José in California, la catena statunitense Lowe’s che si occupa di accessori per la casa e ferramenta, mise due piccoli robot come addetti alla vendita. Un modo per capire come la robotica potesse portare vantaggi ai clienti e ai dipendenti.
Nel frattempo si sono fatti dei passi da gigante, e durante l’emergenza Covid la tecnologia è stata anche perfezionata. Anche qui è stata la moda ad esaltarla, con l’edizione di settembre 2020 della Milano Fashion Week, totalmente phygital, con eventi virtuali affiancati a quelli reali, e uno showroom virtuale in 3D nel quale veniva dato spazio alle creazioni dei giovani emergenti.

I microchip, nel frattempo, si sono anche ridotti nelle loro dimensioni, quasi invisibili, consistenti solo in un po’ di vernice magnetica: tanto basta per collegare l’articolo alla casa madre, permettendo al consumatore di apprendere tutta una serie di informazioni in tempo reale sul suo smartphone per comprendere se sia il caso di procedere con l’acquisto oppure no. Il tutto senza che sia necessario scaricare una app per questo.

Questa tecnologia si chiama NFC, per esteso Near Field Communication, e consentirà allo stesso prodotto di diventare un vero e proprio media capace di raccontarsi. Ma tutto questo può essere utilizzato anche al di fuori della pubblicità, per esempio al ristorante, con informazioni sugli ingredienti o sulle ricette, oppure a cinema o a teatro, dove un chip su una poltroncina potrà permetterci di leggere il programma e magari di prenotare o acquistare un biglietto per un altro evento. Nella vita quotidiana può essere utilizzata anche nei trasporti pubblici, o magari in ambito sanitario, insomma ci sono davvero tante possibilità o implicazioni, che possono essere moltiplicate da reti agili come il 5G.

Prepariamoci allora ad un mondo sempre più phygital, e non illudiamoci: tra le tante virtuose possibilità previste dalla nuova tecnologia, quella prevalente sarà il marketing, che studia sempre nuove forme.
Si potrebbe scherzosamente anche pensare di riscrivere uno dei grandi successi della cantante Olivia Newton John e farlo diventare: “Let’s get Phygital”. La strada è segnata…

 

 

 

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