La interrelazione delle sfide che percorrono il mondo è un tema ineludibile. Tutto si tiene. In questa logica, sostenibilità fa rima con tecnologia e sicurezza.
E’ interessante una riflessione pubblicata da Esri dal titolo Resilience and Reduction: The CXO’s Guide to Climate Action. E’ decisivo il passaggio iniziale: In boardrooms around the world, a new reality is sinking in: Those organizations best able to marshal data to absorb, avoid, or reduce climate risk—and find opportunity in the tumultuous years ahead—will hold significant competitive advantage and better reflect society’s values.
La competizione cooperativa evocata nel titolo non è un gioco di parole ma è una prospettiva strategica: la sfida della sostenibilità planetaria riguarda tutti i soggetti che operano nella realtà, le aziende anzitutto. Non mi sfuggono le dure leggi del mercato ma la competizione deve necessariamente misurarsi, oggi più che mai, con l’urgenza climatica che sta mettendo in pericolo il pianeta. Troppe parole si spendono sull’etica della responsabilità quando, invece, essa andrebbe declinata nella finalizzazione di strumenti adeguati: le soluzioni tecnologiche di the science of where.
Il business attento alla sostenibilità, che fa della sostenibilità una sua parte integrante, non è solo un business migliore ma è un business che guarda oltre, che si preoccupa di preservare e innovare un sistema – mondo (nel quale “vivono” le aziende) che deve garantire qualità di vita a noi e a chi verrà dopo.
Ancora dalla riflessione: Geography looms large for scientists in the fight against climate change—likewise, executives are taking a geographic approach backed by data science to understand where assets lie in relation to climate threats, like flooding or excessive heat, and to visualize how company actions affect the environment. Some of the world’s biggest and most powerful retailers, shippers, and manufacturers rely on a modern geographic information system, or GIS, to supply this unified perspective on operations, vulnerabilities, and impacts.
C’è bisogno di consapevolezza spaziale nell’attività d’impresa. L’azienda è parte di una realtà che essa condiziona e dalla quale viene condizionata. La crescente complessità delle dinamiche, e la loro interrelazione, non può essere affrontata con strumenti vecchi: occorre innovare, investire nei sistemi di informazione geografica perché la geografia, elemento davvero strategico, va ripensata anche come strategia d’impresa attraverso un corretto uso di dati georeferenziati.
La cooperazione nella competizione è nel tenere a unità tutti gli elementi di realtà. Solo attraverso tecnologie adeguate, lavorando nella sostenibilità, sarà possibile tendere alla sicurezza: per l’impresa, per l’ambiente, per ciascuno di noi.