Rispetto alla crisi russo-ucraina è molto difficile immaginare scenari. La situazione è in perenne evoluzione.
A ben guardare, senza azzardare previsioni, il quadro appare fosco. Gli interessi rispetto alla Russia sono ben diversificati nella parte occidentale del mondo (tra Stati Uniti ed Europa e tra i Paesi europei) e la partita delle sanzioni rischia di costituire un boomerang pericoloso per i diversi “interessi nazionali”.
Propagande si scontrano e, per il cittadino comune, capire è impresa non da poco. Ciò che appare chiaro è che Putin vorrebbe fare delle sue nostalgie per un passato imperiale la strategia per passare alla storia. Irrealistico, verrebbe da dire, in un mondo come l’attuale.
Abbiamo, con un rapido giro d’orizzonte, un leader americano molto debole e una Europa divisa e fortemente dipendente dalla Russia. Putin insiste nel dire, e nel far dire, che non vuole una guerra totale ma che gli interessa ottenere ciò che ritiene essere storicamente suo. Si ha notizia di bombardamenti in corso. What’s next ?
The Science of Where Magazine segue, attraverso il diario geostrategico e altre iniziative, l’evoluzione della crisi alle porte dell’Europa. Con sguardo complesso, cerchiamo di seguire anche i movimenti dei player globali coinvolti (non solo USA, Europa ma anche Cina e Turchia e, naturalmente, la NATO).
Se la guerra è già in corso, come alcuni analisti notano, va capito di quale guerra stiamo parlando: certamente “ibrida” e in questa contano moltissimo la disinformazione e il dominio cyber. Il problema va reso evidente e discusso, senza esasperazioni ma con grande realismo.