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ATTACCO MILITARE RUSSO IN UCRAINA – AGGIORNAMENTI

da la Repubblica del 9 marzo 2022

di Carlo Bonini (coordinamento editoriale) – Elaborazione grafica e digitale di Paola Cipriani

Realizzato con Esri ArcGIS StoryMaps

Non è stata sin qui la guerra lampo che Vladimir Putin aveva chiesto ai suoi generali. E che i suoi generali avevano promesso sarebbe stata. Ma un ingresso nell’inferno. I 130 battlegroup russi (pari a due terzi dell’intero dispositivo militare di Mosca) rovesciati in territorio ucraino si sono impantanati in una guerra di attrito che, a due settimane dall’inizio dell’invasione, nei numeri delle vittime militari (tra i 10 e i 13 mila russi e almeno 6 mila soldati ucraini) e civili (1.500), dei profughi (arrivati a 2 milioni e 200 mila), dà la misura di un sanguinoso stallo segnato dall’assedio e dal martirio delle principali città ucraine nell’est e nel sud del Paese. In cui il Davide ucraino, forte di una mobilitazione e di una resistenza sottovalutata dal Cremlino, è sin qui riuscito a rallentare la marcia del Golia russo, martellando le colonne corazzate con continue imboscate in cui il gran numero di missili anticarro messi a disposizione dagli alleati in Occidente e gli attacchi a sorpresa dei droni di fabbricazione turca, hanno trasformato l’avanzata su tre direttrici delle truppe russe in un calvario. Nonostante il dominio del cielo e del mare.

Qui l’articolo completo con le mappe 

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