martedì, Dicembre 24, 2024

LA GERMANIA E L’ANALISI GOVERNATIVA DEI DATI

  • In risposta alla crescente importanza dell’intelligenza artificiale e dopo anni di investimenti nella digitalizzazione, la Germania ha adottato nuove misure per istituzionalizzare l’analisi governativa dei dati. E’ un investimento di 239 milioni di euro. Per avere successo, questi data lab devono essere integrati in una rete già di data team del ministero, uffici statistici, agenzie di servizi tecnici e istituti di ricerca finanziati dal governo, sollevando domande su come organizzare al meglio i vari ruoli dell’analisi dei dati in una complessa burocrazia governativa. Alex Engler per Brookings propone la prima panoramica completa dello stato dell’analisi governativa dei dati in Germania, offre una valutazione di come questi data lab possano essere utilizzati al meglio e fornisce raccomandazioni su come la Germania possa sviluppare ulteriormente le sue capacità basate sui dati.  
  • Che si tratti della pandemia, del cambiamento climatico, della carenza di cibo o della disuguaglianza economica, quasi tutti i problemi più urgenti del mondo trarrebbero vantaggio da soluzioni basate sulle scientifico-tecnologiche (STEM). Quattordici delle 16 “industrie del futuro” in più rapida crescita sono industrie STEM e i primi 25 livelli professionali per retribuzione e domanda sono nelle materie STEM. Entro il 2025 ci saranno 3,5 milioni di posti di lavoro STEM aperti solo negli Stati Uniti. Talia Milgrom-Elcott per Brookings
  • La diplomazia digitale si riferisce all’ampio uso della tecnologia, in particolare di Internet e di altre innovazioni basate sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), nella conduzione della diplomazia stessa. Con la nuova tecnologia, che fornisce l’accesso alle informazioni istantanee e alla comunicazione online interattiva, l’uso di questi strumenti da parte di diplomatici e funzionari governativi si sta diffondendo. In effetti, Internet ha tre impatti fondamentali sulle relazioni diplomatiche: in primo luogo, moltiplica e amplifica il numero di voci e di interessi coinvolti nel processo decisionale internazionale. In secondo luogo, accelera e libera la diffusione di informazioni, accurate o meno, su qualsiasi problema o evento. In terzo luogo, consente di fornire i servizi diplomatici tradizionali in modo più rapido e conveniente. Un’analisi sull’Africa. Olubukola S. Adesina per Brookings

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