mercoledì, Dicembre 25, 2024

REGOLAZIONE DIGITALE. CENTRALIZZAZIONE E GRUPPI MULTI-STAKEHOLDER

Il consenso era il metodo di governance di Internet scelto sia dagli Stati Uniti che dai loro alleati in Europa e altrove. Con questo approccio, invece di imporre regole governative alle aziende digitali, i governi nazionali rinviavano alle decisioni di gruppi composti da rappresentanti del settore, accademici, esperti tecnici e membri della società civile. La Cina non ha mai accettato questo modello, sostenendo invece la “sovranità su Internet”, per cui il mondo online ricadrebbe sotto la giurisdizione dei governi nazionali. Molti altri governi hanno seguito questo approccio. In effetti, molti governi hanno abbandonato il multi-stakeholderismo: tale modello, senza requisiti legalmente applicabili, si è rivelato inefficace nella governance digitale. Regolamenti centralizzati sono stati adottati o sono in sospeso in Australia, Canada, Unione Europea, Germania, Irlanda, Regno Unito e Stati Uniti. Ma i gruppi multi-stakeholder dovrebbero avere un nuovo ruolo da svolgere in un mondo in cui i governi nazionali stabiliscono le regole per le industrie digitali. Esperti tecnici e del settore, nonché organizzazioni indipendenti della società civile competenti in questo settore, potrebbero e dovrebbero supporto alle agenzie di regolamentazione che cercano di attuare nuove normative per il digitale.

Stakeholders and Legislators Can Collaborate on Digital Regulation – Centre for International Governance Innovation (cigionline.org)

 

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