lunedì, Dicembre 23, 2024

CINA, POTERE GLOBALE E DIGITALE

Con la crescita del potere militare ed economico della Cina, è cresciuta anche l’ambizione di plasmare le norme globali in base alle sue priorità. La Cina crede che gli Stati Uniti attualmente dominino il sistema internazionale e vede la crescente opposizione occidentale come una prova che l’ordine attuale è una minaccia alla sicurezza del Partito Comunista Cinese (PCC). In quanto tale, la leadership cinese vede la sua capacità di rimodellare l’ordine internazionale – o, almeno, di moderare il potere degli Stati Uniti – come essenziale per il futuro del partito. I leader cinesi hanno chiaramente affermato di ritenere che i paesi occidentali, e in particolare gli Stati Uniti, siano stati in grado di esercitare il dominio globale perché possiedono ciò che la Cina definisce “potere del discorso” (话语权): un tipo di capacità narrativa di impostazione dell’agenda focalizzata sul rimodellamento della governance globale, dei valori e delle norme per legittimare e facilitare l’espressione del potere statale. Per il PCC, acquisire potere discorsivo si traduce nella capacità di aumentare il potere geopolitico della Cina creando consenso attorno a un ordine internazionale alternativo, da essa guidato, che privilegi la sovranità statale rispetto alle libertà civili e che subordini i diritti umani alla sicurezza dello stato. La Cina ha identificato sia il regno digitale che le regioni geografiche del Sud del mondo come arene di opportunità per promuovere i propri obiettivi e ottenere un vantaggio di potere discorsivo sugli Stati Uniti.

vedi il report di Atlantic Council

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