sabato, Dicembre 21, 2024

TORNIAMO CON ARTE E METAVERSO

Una convention tutta in presenza. Dopo 3 anni finalmente si torna alla “normalità”. Certo ancora viviamo momenti complicati, ma la speranza non deve mancare.

Nella sessione plenaria della Conferenza Esri Italia 2023 abbiamo deciso di partire in modo diverso: con un Key Note Speech sull’arte e non sulla tecnologia, affidato al Prof. Claudio Strinati.

Sembra una scelta un pò fuori tema ma non la è, anzi è voluta. Da sempre l’arte è stata tecnica, un avanzamento tecnologico. Basti pensare alle Grotte di Altamira e ai disegni rupestri dove gli uomini primitivi hanno per la prima volta rappresentato scene con bisonti,  circa 11.000 anni fa. Se ci pensiamo bene, quegli animali sono il primo abbozzo di un Digital Twin. Anche le scene di caccia rappresentate nella preistoria vedono l’uomo nel suo contesto. L’umanità ha cercato di raffigurare sempre più realisticamente i paesaggi e l’uomo stesso.

Pensate alla precisione delle statue di Fidia o al Mosè di Michelangelo. ”Perché non parli?” …: oggi Michelangelo non avrebbe questo problema con ChatGPT e l’intelligenza artificiale. La storia dell’arte è storia dell’evoluzione tecnologica.

Da ragazzo rimasi affascinato dalla visita alla palazzina di caccia di Stupinigi, a Torino, dove le decorazioni dei saloni con gli stucchi, ora rapprentati in 3D, erano come il Metaverso, ti portavano in luoghi epici e ti estraniavano dal contesto. Anche i paesaggi di Leonardo da Vinci sono spesso immaginari, un ricordo di quelli che lui ha vissuto, ma nel contempo diversi. Come il Generative design che propone soluzioni ispirate dalla natura, offrendo nuove prospettive. E poi le incisioni del Piranesi che ci fanno rivivere Roma antica, con le sue rovine. Nel tempo hanno fatto “viaggiare” i giovani inglesi e tedeschi facendo sognare il Grand Tour.

L’arte fa rivivere il passato e fa sognare il futuro, come sarà con il Metaverso; la cartografia del passato ormai è diventata arte, ma ricordiamoci che era tecnica pura. Se avete tempo, andate a visitare il Museo Correr a Venezia: nelle cartografie della Repubblica di San Marco, create per motivi strategici, commerciali e militari, si rintracciano, oggi, vere opere d’arte, di una bellezza unica che affascina, come lo fanno in eguale misura le mappe dei Musei Vaticani che ci raccontano i nuovi continenti all’epoca appena scoperti. Anche l’architettura, soprattutto quella barocca, ha tentato di ispirarci sensazioni e ambienti anche con l’uso delle tre dimensioni: a volte reale, a volte fittizio. Se, alla fine del viaggio, vi capita di visitare i Monti Sacri, che si trovano nel nord Italia, molto vi faranno  capire di un “virtuale” che vuole essere reale. Il Monte Sacro di Orta, tra manierismo e barocco, con le sue 20 cappelle vi fa rivivere la vita di San francesco in un “metaverso” reale che vi assicuro sarà indimenticabile.

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