Maps e Earth sono tra i prodotti di maggior successo di Google. Non sono utili solo per fornire aiuti alla navigazione. Servono anche come modo alternativo per le aziende di fare pubblicità, aggiungendosi alla pletora di servizi “gratuiti” del gigante dei motori di ricerca che generano entrate. Non c’è da stupirsi che molte startup abbiano deciso di dedicarsi alla raccolta di dati geospaziali e allo sviluppo di tecnologie. Con l’avvento dell’IA più avanzata, la tecnologia geospaziale è diventata ancora più interessante come fulcro di un modello di business. Diverse startup hanno lanciato applicazioni e servizi web che fungono da alternativa a Google Maps. Inoltre, alcune startup si concentrano sulla fornitura di soluzioni geospaziali per aiutare le organizzazioni a creare mappe accurate, tecnologie di navigazione, strumenti di trasporto e logistica e altre applicazioni. Il problema è che la crescente popolarità delle tecnologie geospaziali le rende anche un obiettivo per gli attori delle minacce. Nel 2020, ad esempio, un attacco chiamato Nefilim ha preso di mira i sistemi informativi geografici (GIS), causando interruzioni operative e perdita di dati. Gli attacchi ai dati e alle tecnologie geospaziali sono problemi seri che vanno affrontati.