Secondo il Critical Technology Tracker del think tank ASPI, la ricerca cinese in diverse tecnologie avanzate di sensori vitali per la navigazione e il puntamento militare è nettamente superiore a quella dei tre partner di AUKUS: Stati Uniti, Regno Unito e Australia. Pur con l’aggiunta di Giappone e Corea del Sud, Pechino vince. L’aggiornamento del Critical Technology Tracker si concentra, in particolare, su sensori avanzati e biotecnologie.
Per quanto riguarda i sensori avanzati, Pechino mantiene la posizione dominante in 53 tecnologie, contro le 11 di Washington.
Sebbene il Nord America detenga la quota maggiore del mercato dei sensori remoti, pari a 200 miliardi di dollari, con il 41%, il tracker indica la forte traiettoria futura della Cina grazie all’enorme quota di articoli presenti nel 10% delle pubblicazioni più citate, in particolare nei sistemi di navigazione inerziale (44%), nei sensori fotonici (43,7%), nei sensori di imaging multispettrale e iperspettrale (48,9%) e nei sensori sonar (49,4%).
Le tecnologie avanzate dei sensori incluse nel tracker sono utilizzate per il rilevamento, il cronometraggio e la navigazione. Sono composte da dispositivi con capacità di rilevamento estremamente sensibili per i campi magnetici e gravitazionali, la luce e le onde radio e la misurazione del tempo con precisione atomica. Le sette tecnologie sono orologi atomici, sistemi di navigazione inerziale, sensori di forza gravitazionale, sensori di campo magnetico, sensori di immagini multispettrali e iperspettrali, posizionamento e navigazione satellitare e radar.
Sette delle 10 tecnologie avanzate per i sensori sono guidate da due istituzioni con sede in Cina, l’Accademia cinese delle scienze e l’Università di Wuhan. Il Critical Technology Tracker rivela che l’Università Beihang di Pechino è l’istituzione più performante al mondo nel campo dei sensori di campo magnetico ed è significativamente più avanti rispetto ad altre istituzioni, producendo il 6,6% del 10% dei documenti di ricerca più citati in questo campo, rispetto alle istituzioni al secondo e terzo posto, rispettivamente l’Università di Nottingham nel Regno Unito (2%) e il MIT negli Stati Uniti (1,9%).