Sei mesi fa, abbiamo aperto la Conferenza annuale di Esri Italia parlando di Arte e Metaverso, confrontando le similitudini tra due mondi che sembrano così lontani. Anche il futuro immaginato da ragazzo non è paragonabile a quello che mi trovo a vivere; per certi versi, quello di oggi è decisamente più affascinante e i passi che la tecnologia sta facendo sono sempre più incredibili e non confrontabili con ciò che immaginavo.
Quando penso al Digital Twin delle città e all’incredibile sviluppo che stanno avendo i dati tridimensionali stento a crederci. All’inizio della mia carriera ho visto il primo prodotto 3D di Autodesk, AME (Autodesk Modeling Extension), che realizzava modelli 3D combinando – per fusione e sottrazione – modelli 3D semplici (prismi, cubi, coni e sfere). Poi, nella prima metà degli anni 90, ho scoperto modellatori 3D di superfici che elaboravano punti quotati e curve di livello creando maglie triangolari TIN o DTM a maglia quadrata; mi sembrava un passaggio epocale!
Oggi, vedo realizzato il modello 3D della Città di Milano con un fotorealismo inimmaginabile e mi trovo a navigare in ambiti urbani con una facilità incredibile. A metà degli anni 90, uscì un prodotto che si chiamava 3D studio che faceva rendering fotorealistici impiegando dalle 24 alle 36 ore di elaborazione per renderizzare una banale stanza arredata: oggi vedo una città.
Per non parlare della mobilità: ora viaggiamo in auto sempre più assistite, e a breve sempre più “autonome”, non utilizziamo più l’enciclopedia Conoscere o, per per i più fortunati dell’epoca la Treccani, ma Chatgpt, e la nostra “intelligenza” e “conoscenza” sono sempre più estese grazie a internet e alle tecnologie mobile.
Anche in questa rivoluzione ci sono pieghe che dobbiamo controllare e guidare: l’intelligenza artificiale e i social fanno sicuramente parte di questo ambito, ma in parte ne saranno anche il motore. Il nostro mondo, quello della “The Science of Where”, sta vivendo un periodo di sviluppo e di innovazione che difficilmente poteva essere immaginato solo qualche anno fa. Imagery, BIM, IOT sono sempre più tecnologie che si completano e si fondono, come le collaborazioni tra aziende che condividono le proprie expertise e competenze: noi stessi stiamo verificando la possibilità di collaborazioni e cooperazioni tra chi produce e vende BIM con Esri Italia. Ma questo lo condividiamo anche con i System Integrator portando competenze verticali sempre più complesse e professionali.
Anche il metaverso sarà un elemento di sviluppo e di integrazione: l’energia, l’ambiente e la qualità della vita dipenderanno da come sapremo sfruttare tutta questa rivoluzione.
“Creating the World You Want to See”, costruiamo il mondo che vogliamo, sarà il leit motiv di questo 2024, anche contrastando le forze che nel mondo si pongono duramente in conflitto. La guerra non mi rappresenta e non rende giustizia a un mondo umano che, attraverso la tecnologia e non solo, sta dando prova di quanto sia capace di migliorare e non di distruggere.