venerdì, Novembre 22, 2024

IL CORRIDOIO IMEEC E LA CONNETTIVITA’ MULTIPOLARE. INTERVISTA AD ANIL TRIGUNAYAT (VIF) (also English version)

The Science of Where Magazine incontra l’Ambasciatore Anil Trigunayat, Distinguished Fellow presso il think tank Vivekananda International Foundation (India), per discutere l’importanza geostrategica dell’ India-Middle East-Europe Economic Corridor (IMEEC) annunciato al G20 a Presidenza indiana

Può spiegare ai nostri lettori l’importanza del corridoio IMEEC?

L’IMEEC è stato annunciato da un protocollo d’intesa firmato tra India, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Unione Europea e Stati Uniti, oltre a Francia, Germania e Italia, per costruire un nuovo corridoio di connettività che collegherà l’India e l’Asia meridionale all’Europa attraverso il Medio Oriente, anche corridoio di trasporto multimodale breve, efficiente e trasparente per il commercio, il transito, l’energia, la trasmissione di dati e la trasmissione digitale attraverso la navigazione, le ferrovie e i cavi sottomarini.

Ha anche un’importante dimensione strategica. Ciascuno dei Paesi membri lo considera in un contesto diverso ma complementare. L’India ha espresso forti riserve nei confronti dell’iniziativa cinese Belt and Road, in quanto essa impatta sulla sua sovranità e integrità territoriale, oltre a mancare di trasparenza. Per questo motivo l’India è stata associata al Corridoio internazionale di trasporto Nord-Sud con Russia, Iran e Asia centrale e sta lavorando anche ad altri corridoi regionali in Asia e nel Sud-Est asiatico. L’IMEEC fornirà un’altra importante alternativa di collegamento con l’Europa e il Medio Oriente, che sono grandi mercati e partner per l’India.

Perché i Paesi membri dell’IMEEC, e quelli che potrebbero aderire, sono interessati a questa iniziativa?

Perché, una volta completata, potrebbe fornire servizi più affidabili, economici ed efficienti alla comunità imprenditoriale. Inoltre, è utile anche per i loro scopi strategici. Potrebbe anche essere vista nel contesto della concorrenza sino-statunitense e dell’iniziativa “BBB” proposta dal Presidente degli Stati Uniti Biden al vertice del G7. Il premier italiano Meloni ha recentemente deciso di non aderire alla BRI cinese e molti altri Paesi dubitano dei progetti cinesi e cercano quindi una valida alternativa strategica che l’IMEEC fornirà, oltre a collegare efficacemente i produttori e i mercati. Anche gli Stati Uniti desiderano espandersi e sperano che questo possa diventare un canale per rafforzare la cooperazione tra Israele e Arabia Saudita in particolare e gli accordi di Abraham in generale.

Per quanto riguarda i Paesi del Medio Oriente e del Golfo, anche se avranno approcci equanimi nei confronti della Cina e di altri Paesi, una connettività più recente dà loro anche un maggiore vantaggio di copertura, oltre alla connettività economica in cui giocheranno un ruolo molto importante e critico.

Come si inserisce il corridoio IMEEC nella realtà del mondo multipolare? E cosa significa, in particolare, per lo status internazionale dell’India?

Il multipolarismo significa intrinsecamente capacità di esercitare scelte in politica estera ed è proprio questo che l’iniziativa IMEEC offre a tutti. L’autonomia strategica è diventata un’opzione preferita insieme al modus vivendi regionale, soprattutto in Medio Oriente.

L’India è la quinta economia più grande al mondo e spera di diventare la terza entro il 2030, il che significa, tra l’altro, un mercato gigantesco e un’opportunità commerciale, dato che è anche la più grande democrazia con un dividendo demografico, che sta cercando di sfruttare attraverso possibilità alternative in cui ha più voce in capitolo. Inoltre, contribuirà a garantire una sicurezza energetica e rotte commerciali affidabili e più efficienti, vista l’incertezza che regna intorno a Hormuz. Aiuterà l’India a diventare un attore credibile nelle catene di valore e di approvvigionamento globali e regionali, che negli ultimi anni sono state messe a dura prova. Il G20 presieduto dall’India, che ha riscosso successo e consenso, ha dimostrato che l’India è una potenza di primo piano, che vuole essere un fattore che determina le regole e che svolge il proprio ruolo in modo costruttivo, dalla geopolitica alla geoeconomia. Naturalmente, anche se l’India non può proiettare questo progetto come una sfida alla BRI, sarà sicuramente un’alternativa strategica.

(English version)

Can you explain to our readers the importance of the IMEEC Corridor?

As you are aware that the IMEEC was announced an MoU signed between India, Saudi Arabia, UAE, EU and USA apart from France, Germany and Italy to build this new connectivity corridor to connect India and South Asia through Middle East to Europe as another alternative and possibly a short, efficient and transparent multi-modal transport corridor for trade, transit , energy , data and digital transmission through shipping , railways and undersea cables .The proposed corridor is expected to reduce the trade and transit cost by about 40%.

It also has a significant strategic dimension as well . Each of the member country looks at it in a different yet complementary context.  For India  it had strong reservations  with regard to Chinese Belt and Road Initiative since it impinged on her sovereignty and territorial integrity  apart from lacking in transparency . hence India has been associated with  the International North south Transport Corridor with Russia, Iran and Central Asia and is also working on other regional corridors in Asia and South East Asia. The IMEEC will provide another major alternative connecting to Europe and Middle east which are great markets and partners for India

Why do IMEEC member countries, and those that could join, have an interest in this initiative ?

Because once completed it could provide more reliable , cheaper and efficient services to the business community . Also it serves their strategic ends as well. It could also be seen in the context of Sino-US competition and proposed ‘BBB’ initiative by US President Biden at G7 Summit . Italian PM Meloni recently wanted to opted out of the Chinese BRI and several other countries have doubts about the Chinese designs hence looking for a viable strategic alternative which the IMEEC will provide apart from effectively connecting the producers and markets .USA also wishes to expand and hopes that this could become a conduit for enhanced cooperation between Israel and Saudi Arabia in particular and Abraham Accords in general.

As for the Middle east and GCC countries, even as they will have equanimous approaches to China and others, a newer connectivity also gives them a greater hedging advantage apart from economic connectivity in which they would be playing a very major and critical role.

How does the IMEEC Corridor fit into the reality of the multipolar world ? And what does it mean, in particular, for India’s international status ?

Multipolarity inherently means ability to exercise choices in the foreign policy domain and that is what precisely the IMEEC initiative offers to all. Strategic autonomy has become a preferred option along with regional modus vivendi especially in the Middle East.

India is the 5th largest economy and hoping to become the 3rd largest by 2030 which inter alia means a gigantic market and business opportunity given the fact that it is also the largest democracy with demographic dividend .This is what it is trying to leverage through alternate possibilities where it has a stronger say. It will also help in ensuring reliable and more efficient energy security and trading routes given the uncertainty around the Hormuz. It will help India become a credible player in the Global and regional value and supply chains which have been under stress in recent years. At the successful and consensus driven G20 that India chaired has conveyed that India is a leading power which wishes to a rule shaper and rule maker and play its part constructively from geo politics to geo economics. Of course , even though India may not project this as a challenge to BRI, it surely will be a strategic alternative.

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