Agenzia Dire, 20 settembre 2024
IA. MATTARELLA: PROGRAMMI PIÙ AVANZATI IN USA MA UE HA PIÙ REGOLE – “L’Europa dispone di notevole potenza di calcolo e i supercomputer pubblici più potenti in Europa si trovano in Finlandia, Italia e Spagna e Portogallo (con il progetto Deucalion). Dobbiamo tuttavia prendere atto che, ad oggi, i programmi di Intelligenza Artificiale generativa più avanzati ed universalmente usati, sono statunitensi”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al XVII Simposio COTEC Europa, organizzato dalle COTEC di Portogallo, Spagna e Italia, a Las Palmas de Gran Canaria in occasione della sessione di chiusura dei lavori al Teatro Pérez Galdós, parlando di intelligenza Artificiale. Il capo dello Stato osserva: “In Europa si usano già questi modelli estremamente sofisticati e difficilmente se ne potranno proporre di alternativi nel medio periodo, con tutte le conseguenze che ne derivano, anche in termini di omologazione. Quali dati saranno infatti usati per allenare i mod elli dell’Intelligenza Artificiale generativa? Quale la tipologia di persona proposta, con quali valori etici? La tendenza è a usare banche dati anglosassoni, con il rischio di ridurre alla marginalità l’impatto della ricchezza delle altre culture nelle risposte fornite agli utenti. In questo caso Sovranità tecnologica e Identità culturale tendono a coincidere. L’Unione Europea, attraverso la normativa sull’Intelligenza Artificiale, ha cercato di reagire, instaurando il primo quadro giuridico in assoluto sul tema, che affronta i rischi per l’esercizio della libertà dei cittadini insiti in questi strumenti e pone l’Europa in una posizione di leadership a livello mondiale. È questo un esempio del valore della UE, capace di affermare modelli e standard a livello internazionale. Basta ricordare l’esperienza nel settore delle telecomunicazioni messa a frutto con la rete Gsm o quella del sistema di navigazione satellitare Galileo per cogliere come l’Europa possa avere un ruolo”.
UE. MATTARELLA: INVESTIMENTI IN RICERCA E RISORSE PER RESTARE COMPETITIVI – “Le politiche pubbliche hanno un ruolo determinante, sia sul terreno delle regole, sia nella creazione di condizioni utili a far crescere il mondo della ricerca e la correlata capacità di trasformare le nuove conoscenze in valore e in impresa. Per restare competitivi servono risorse. Anzitutto fondi per i nostri sistemi educativi – e in Italia permane un significativo deficit di istruzione nell’ambito delle lauree Stem (science, technology, engineering and mathematics) – e per la ricerca, oltre a intese che assicurino l’approvvigionamento delle materie prime indispensabili per la produzione delle nuove tecnologie. La sovranità in campo tecnologico si nutre di questi fatti e di cooperazione, perché non è indifferente la questione della internazionalizzazione della ricerca e degli investimenti relativi, della tutela del valore strategico di alcuni ambiti”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo inte rvento al XVII Simposio COTEC Europa, organizzato dalle COTEC di Portogallo, Spagna e Italia, a Las Palmas de Gran Canaria in occasione della sessione di chiusura dei lavori al Teatro Pérez Galdós.