The Science of Where Magazine incontra Michael Kugelman, vicedirettore dell’Asia Program e Senior Associate per l’Asia meridionale presso il think tank Wilson Center
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Il rapporto tra Stati Uniti e Asia meridionale è l’oggetto della tua riflessione tal titolo “How will Biden’s strategy on South Asia differ from Trump’s?” pubblicata su East Asia Forum il 10 gennaio 2021. Qual è il tuo pensiero ?
La mia tesi è che, posto il disaccordo tra Trump e Biden su molte questioni, essi sono in gran parte d’accordo sulla politica in Asia meridionale. Entrambi danno la priorità al partenariato con l’India, entrambi desiderano ritirarsi dall’ Afghanistan ed entrambi cercano un rapporto funzionale con il Pakistan, principalmente incentrato sulla cooperazione al processo di pace afghano e sulle misure antiterrorismo in Pakistan. Questo non vuol dire che non ci siano differenze nelle loro opinioni sull’Asia meridionale. Ad esempio, immagino che Biden sarà più aperto di Trump all’espansione delle relazioni con l’India e, in misura minore, con il Pakistan, concentrandosi su sfide come il cambiamento climatico e la salute pubblica. Credo anche che Biden farà uno sforzo maggiore di quello che Trump aveva fatto per legare il ritiro delle restanti forze statunitensi in Afghanistan alle condizioni sul terreno (come il fatto che i talebani stanno riducendo la violenza e negando lo spazio ad al-Qaeda).
Credo che, tra le dinamiche decisive, ci sia quella tecnologica. Come evolveranno le relazioni strategiche tra gli Stati Uniti e l’Asia meridionale in relazione a questo?
La tecnologia è una parte importante della geopolitica dell’Asia meridionale e del mondo in generale, ovviamente. Uno dei principali motori del partenariato USA-India è la preoccupazione condivisa per i rischi per la sicurezza e la sorveglianza delle telecomunicazioni cinesi. Non è cosa da poco che gli americani e gli indiani abbiano agito più duramente contro le app e le piattaforme tecnologiche cinesi rispetto a qualsiasi altro Paese. Inoltre, i trasferimenti di tecnologia sono una componente importante nelle relazioni USA-India. Con Washington e Nuova Delhi che aumentano il loro partenariato per la difesa, possiamo aspettarci che gli Stati Uniti inviino in India informazioni più avanzate e altre tecnologie che consentano a Nuova Delhi di monitorare meglio le minacce provenienti da Cina e Pakistan. Nell’era Biden, tali trasferimenti di tecnologia possono essere estesi al campo dell’energia pulita. Ad esempio, potremmo vedere gli Stati Uniti fornire tecnologie finalizzate ad aiutare l’India ad aumentare la sua capacità per immagazzinare l’energia solare.
Vorrei focalizzare l’attenzione su due fenomeni importanti. In che modo l’accordo RCEP e la Digital Belt and Road Initiative influenzeranno le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Asia meridionale?
BRI è un fattore molto più importante nelle relazioni USA-Asia meridionale rispetto a RCEP. Con RCEP, si sta cercando un nuovo accordo commerciale di cui né gli Stati Uniti né alcun Paese dell’Asia meridionale sono membri. È un gruppo di Paesi dell’Asia orientale, compresi diversi alleati degli Stati Uniti, con anche la Cina. Se gli Stati Uniti o l’India dovessero aderire alla RCEP, il che è improbabile nel breve periodo, l’accordo assumerebbe più significato per l’Asia meridionale in quanto il Paese che aderirà potrebbe aspettarsi che l’altro lo segua. La BRI, invece, è un fattore chiave nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Asia meridionale perché è il motore principale della concorrenza tra India e Cina nell’Asia meridionale; poiché è osteggiata sia da Washington che da Nuova Delhi, la BRI è anche un fattore chiave per una crescente partnership tra Stati Uniti e India. Le componenti digitali della BRI sono un fattore particolarmente importante nella crescente partnership tra Stati Uniti e India, dato che Huawei e altre società di telecomunicazione cinesi associate alla BRI digitale costituiscono le principali preoccupazioni per i governi e per i popoli americano e indiano. In effetti, l’avanzamento della BRI digitale e i maggiori rischi percepiti da Washington e Nuova Delhi sono uno dei motivi principali per cui la Cina ha avvicinato gli Stati Uniti e l’India negli ultimi anni.