Si scrive Esri Italia e si legge comunità. La Conferenza 2021, Digital Week, è un lavoro corale e di crescita comune.
Il tema della sanità, in questo tempo difficile, ha acquistato – e sempre più acquisterà – una grande rilevanza. La pandemia, infatti, ci ha mostrato le eccellenze e i ritardi del nostro Paese, soprattutto la difficoltà – richiamata anche il primo giorno della Conferenza – nel fare sistema, e ha agito da “acceleratore” in ambito decisionale. La sanità digitale è una strada che bisogna rafforzare. Esri Italia, in partnership con Geosmartcampus, ha proposto una riflessione di ampio respiro ed estremamente interessante non solo per gli addetti ai lavori.
Pietro Coffaro (CdA di Esri Italia) ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza della digitalizzazione nella sanità del nostro Paese (lavorando sul Disaster Response) e ricordando le sollecitazioni, in tal senso, del fondatore di Esri Italia, Bruno Ratti.
Gregorio Cosentino (Presidente dell’ Associazione Scientifica per la Sanità Digitale), sempre nella introduzione, si è concentrato sulla digitalizzazione come mezzo per rendere più efficienti i processi. Ci vuole una visione complessa per governare il cambiamento in sanità, tra innovazioni tecnologiche e non (formazione del management, processi organizzativi), considerando i fattori critici. Si tratta di lavorare sul “miglioramento continuo”.
Il COVID-19 ha inevitabilmente accelerato il processo verso la digitalizzazione, anche attraverso i sistemi di intelligenza artificiale, machine learning e deep learning che aiutano anzitutto in termini di velocità nelle risposte (con attenzione alla regolamentazione e alle responsabilità). Decisivo, in tempi di pandemia, è il controllo del contagio per evitarne la diffusione.
Anche in questa sessione della Conferenza, tra diverse esperienze esposte in profondità e a partire dalla centralità del paziente e del personale sanitario, ci si è soffermati sull’importanza della medicina personalizzata e della telemedicina (da intendere come strumento). Cambia il modello operativo.
La pandemia ha evidenziato in maniera chiara il bisogno di rafforzamento della resilienza del sistema sanitario, puntando su televisita e su telemonitoraggio, sulla pianificazione strategica di processi organizzativi a livello di sistema-Paese (non solo regionale) e sull’adozione di innovativi paradigmi operativi attraverso i sistemi GIS e la piattaforma ARCGIS Online.
La conoscenza e la gestione dei dati (in particolare del dato geografico) risultano elementi fondamentali, da standardizzare per avere un chiaro quadro nazionale (e ai fini di una lettura trasversale), in particolare per quanto riguarda la loro disponibilità e la tempestività di acquisizione. Il dato, georeferenziato, diventa informazione e comunicazione ai cittadini. Occorre andare verso un nuovo modello di dati salvaguardando la privacy degli utenti.
Un tema interessante, emerso nella discussione, è quello della integrazione tra tecnologie specificatamente sanitarie, morfologia del territorio e monitoraggio della qualità dell’ambiente circostante. La geolocalizzazione cresce d’importanza.
È stato forte il richiamo alle disuguaglianze nell’accesso al digitale in sanità. È stata altresì richiamata l’importanza della parte 6 del Piano di Ripresa e Resilienza, dedicata alla salute, e il momento unico rappresentato dal PNRR per l’Italia.
Sono state esposte good practice in alcune Pubbliche Amministrazioni. Passato il tempo emergenziale, i cambiamenti in atto (in particolare nella reattività agli input di realtà) dovranno diventare prassi ordinaria (nel digitale). Servono skills adeguati e chiarezza dei ruoli nei sistemi informativi. Sono fondamentali le alleanze tra istituzioni e aziende.
Le tecnologie Esri, anche nel campo della sanità digitale, sono state ampiamente richiamate nell’utilizzo. Camminiamo lungo la strada della geomedicina.
Sono intervenuti: Mauro Grigioni, Dirigente Istituto Superiore di Sanità; Emilio Meneschincheri, Dirigente Informatico Policlinico Universitario A. Gemelli; Roberto Virgili, Coordinatore Tecnico Anatomia Patologica, Policlinico Universitario Campus Biomedico; Sergio Pillon, Coordinatore della Trasformazione Digitale, ASL Frosinone; Massimo Bisogno, Responsabile Ufficio Speciale per la crescita e la transizione digitale della Regione Campania; Giorgia Arman, Trentino Digitale; Simona Sabadei, Responsabile Piattaforme Applicative Aria S.p.A.; Maurizio Stumbo, CIO Lazio Crea; Marisa De Rosa, Cineca; Salvatore Fregola, Presidente CTS IanusLab; Alessia Cabrini, Presidente ANTEL; Claudio Carboni, Solution Architect Esri Italia.
Come sempre, le registrazioni degli interventi saranno disponibili a fine Conferenza.
Vi aspettiamo domani sul tema della mobilità nel piano di transizione ecologica.