Esri Italia è una orchestra che suona la sinfonia di una Digital Week che, un passo dopo l’altro, è giunta alla quarta giornata: con un team attento alla comunicazione dei contenuti, con tecnici capaci di trasferire in modo comprensibile tecnologie complesse, con partner di grande qualità. Attraverso interessanti riflessioni ed esperienze innovative, oggi si è parlato di mobilità nella transizione ecologica.
Ha moderato i lavori Michele Ieradi (Esri Italia).
Verso una città in “15 minuti”, come cambia la mobilità ? Non ci addentriamo negli aspetti tecnici, ben descritti nel corso degli interventi, ma di come si riconfigura l’assetto delle nostre infrastrutture e delle nostre città in una fase come l’attuale di transizione ecologica (e di trasformazione digitale). La sostenibilità sarà sempre più la parola-chiave: un concetto che, dai trasporti alle attività di delivery, chiede e chiederà la partecipazione attiva degli utenti. In sostanza, il governo del territorio potrà fare tesoro di qualcosa che l’esperienza della pandemia ci lascia: le tecnologie che abbiamo utilizzato per il tracciamento tornano utili per aumentare la qualità dei servizi pubblici.
La mobilità sostenibile chiede, inevitabilmente, l’evoluzione dell’ asset management nei vari ambiti. Ancora al centro del dibattito è la tecnologia Esri, in continuo arricchimento e in integrazione con altre piattaforme, e della Science of Where.
Quando prendiamo un treno, ed entriamo in stazione, ci rendiamo conto di quanto stia cambiando in quell’ambito ? Cosa c’è dietro ciò che vediamo ? Dovremmo cominciare a familiarizzare con alcuni concetti-chiave come: pianificazione strategica; progettazione integrata; cambio di paradigma nell’analisi territoriale; sfruttamento dei dati; integrazione tra outdoor e indoor (per nuove tecnologie di servizi); analisi dinamica della domanda di mobilità; accessibilità e sharing mobility. Tutto questo è parte integrante del lavoro silenzioso e invisibile di chi sta operando per migliorare il servizio pubblico e la mobilità privata.
E ancora: modello unico dell’infrastruttura fisica integrato con il sistema ferroviario esistente; banca dati centralizzata accessibile attraverso mega-dati standard; utilizzo geospaziale dei dati per uniformare i processi; rilievi lungo la linea ferroviaria nazionale; digital twin dell’infrastruttura ferroviaria; opportunità di avere la realtà fisica sul computer; studio di nuove infrastrutture; gestione di eventi anomali e dei loro impatti; analisi dei dati diagnostici correlati con l’infrastruttura ferroviaria; processi predittivi grazie all’IoT; gestione del patrimonio immobiliare; gestione dell’intero ciclo di vita degli asset; acquisizione di dati cartografici esterni (dati open) a vantaggio degli utenti; servizi di geoprocessing.
O, quando guidiamo in autostrada, siamo consapevoli della complessità dei dati che possono essere utilizzati (in maniera anonima e nel rispetto della privacy), degli algoritmi di intelligenza artificiale necessari, dei livelli GIS per identificare alcuni indicatori utili al business e al servizio ? Tutto questo lavoro, necessario per migliorare il livello di fruibilità e di sicurezza degli utenti diventa – progressivamente – un servizio migliore a vantaggio di tutti.
Poi c’è la città, realtà complessa, nella quale l’integrazione tra l’esistente e il possibile attraverso le tecnologie – strumenti decisivi per accrescere i livelli di sostenibilità – è una parola d’ordine alla quale dobbiamo abituarci.
Senza dimenticare che, al di là dei finanziamenti ordinari in essere, un ruolo centrale lo gioca il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del quale tanto si è parlato nel corso della Conferenza.
Un ruolo importante, in questa discussione, ha avuto il tema della formazione. Come “creare” i data scientist del futuro, attraverso quali contenuti e con quale didattica ?
Sono intervenuti: Giulio Lascialfari, RFI Rete Ferroviaria Italiana; Ivana Franco, FSTechnology; Riccardo Carraro, CAV Concessioni Autostradali Venete; Annalisa Perla, ATAC; Fabio Nussio, Roma Servizi per la mobilità; Massimiliano Mutzu Martis e Giuseppe Delunas, Data Italy.
Come per le altre sessioni, i video degli interventi saranno disponibili a fine Conferenza.
A domani, ultima giornata di Conferenza, per entrare nel mondo delle Smart Utilities.