domenica, Dicembre 22, 2024

SMART UTILITIES, TREND TECNOLOGICI E BEST PRACTICE

E così siamo arrivati, in un lampo, all’ultima giornata della Digital Week di Esri Italia. Si è trattato, nel senso profondo della parola, di una esperienza. Il ringraziamento va a tutte e a tutti coloro che, con grande umanità, professionalità e dedizione, hanno condotto in porto questa Conferenza 2021 costretta a fare a meno della presenza fisica. La Digital Week ci lascia la possibilità di molte riflessioni: la strada è aperta e non mancheremo di percorrerla.

Oggi si è parlato di smart utilities, in una sessione come al solito assai ricca di spunti e di best practice. A guidare il workshop sono stati Emanuele Martinelli (ceo di Energia Media, partner dell’evento) e Franco Curatola (Esri Italia).

Le tecnologie Esri sono all’avanguardia. È stata sottolineata l’importanza dei digital twin nel campo delle utilities e delle multiutilities (multiservice). Attraverso ArcGIS Enterprise & Utility Network (Esri e DHI) è possibile rappresentare tutti gli asset della rete e migliorare la funzionalità di analisi (monitoraggio attivo ed integrazione per scenari di analisi e simulazioni avanzate): si lavora sulla funzione complessa del digital twin, interoperabile per l’utilizzo sul campo. Abbiamo visto l’applicazione di tutto questo per il settore Smart Water. Potremmo dire, dalla gestione dei disservizi fino alla elaborazione di strategie. È emersa l’importanza di collegare il digital Twin a reti di monitoraggio permanente. I digital twin: dalle utilities alle smart cities.

Si è parlato, con l’utente al centro (al quale deve arrivare un servizio che è fatto di competenze e di esperienze) e mettendo l’accento sulla rapidità del servizio, di una trasformazione digitale che è il cuore di una riorganizzazione complessiva del ciclo integrato delle acque (in un settore minacciato dai cambiamenti climatici) che deve riguardare tutte le aree del Paese (nella sinergia, anzitutto a livello territoriale, tra i diversi ambiti economici). Bisogna superare il “water divide”.

Per le utilities e multiutilities occorre trasformare il contesto operativo attraverso le possibilità offerte dalle tecnologie: investire sulla resilienza sistemica per garantire qualità ed efficienza del servizio. Le scelte opportune nascono dalla capacità di leggere e di governare i dati del territorio (datazione georeferenziata) guardando anche alla storicità degli stessi. Si è parlato della importanza delle tecnologie BIM, orizzontali e verticali, e dell’utilizzo dei droni.

La cartografia è fondamentale ed evolve, con le applicazioni tecnologiche, nella integrazione con altre fonti di dati. La “manutenzione predittiva” delle reti è un concetto strategico del lavoro in progress.

In tutti i settori dei quali si occupano le aziende intervenute (per le multiutilities si tratta di aree interrelate), il governo del territorio – nelle differenze dei diversi territori, per morfologia e demografia – è possibile nella integrazione tra aziende (che devono fare rete – scambio di esperienze/opportunità di crescita – per essere performanti rispetto alle scelte strategiche generali), università e pubbliche amministrazioni. Ci vuole “open innovation”, innovazione diffusa e bottom-up.

In profondità, le best practice che si sono susseguite hanno rappresentato plasticamente l’importanza della organicità degli interventi e delle tecnologie Esri,  anche per la pianificazione nella sostenibilità.

È stata ulteriormente e ampiamente sottolineata la centralità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

 

Sono intervenuti: Giuseppe Gigante (Esri Italia); Davide Persi (DHI); Tania Tellini (Coordinamento settore Idrico Utilitalia); Tonino Bernabè (Presidente Romagna Acque); Dario Lazzaroni (Presidente Cogeme, rappresentante Acque Bresciane); Marcello Bondesan (Responsabile Sviluppo Asset Energia InRete Distribuzione Gruppo Hera); Marco Lombardi (AD Acqualatina Gruppo Veolia); Stefano Cetti (Direttore Generale MM SpA); Luigia Troiano (Acquedotto Pugliese); Alessandro Russodivito (Esri Italia); Nicola Sampieri (Bim Gestione Servizi Pubblici Belluno); Michele Tessera (Water Alliance – Acque di Lombardia); Guido Sitta (GeoGraphics); Massimo De Filippi, Luigi Pietro Ragonese, Paolo Gatti, Massimo Zaccagni (Retipiù); Stefano Tani (MM); Rosa Maria Rombolà (Politecnico di Milano).

Anche i materiali video di questa sessione saranno disponibili a breve.

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