lunedì, Novembre 25, 2024

I sentieri d’Italia, un patrimonio infinito

Dalle nubi favolose che fendono le mura ciclopiche del borgo di Erice (TP), ai boschi di abeti affacciati su turchini laghi simil-alpini sulla Sila calabrese, passando per le mitica Costiera Amalfitana, terra di agrumeti terrazzati e scogliere a picco su lidi di acquamarina, e più su, per le odorose cerquete umbre e i quieti filari di vigneti toscani salendo per le misteriose sculture di sottili fogli di granito rosa lungo le baie selvagge della Valle della Luna (SS) in Sardegna, fino alla GTA (Grande Traversata delle Alpi) ed ai paesaggi iperuranici dei ghiacciai delle Alpi Cozie, alle maestose Dolomiti fino ai boschi di latifoglie, casa del Gatto Selvatico, il Sentiero Italia attraversa tutte le regioni italiane con un itinerario escursionistico di lunga percorrenza, rendendo accessibile a piedi molti dei più straordinari paesaggi del nostro Paese.

Il Sentiero Italia è il progetto del Club Alpino Italiano (CAI) lungo quasi 7000km per 368 tappe, apprezzato, praticato e studiato da camminatori, geografi, esploratori, speleologi, biologi, artisti, archeologi e umanità varie, è stato definito dalla CNN “Il più grande tra i grandi cammini“. Oltre alla notevole estensione vanta una varietà straordinaria di paesaggi e luoghi di interesse, come riserve naturali e parchi archeologici, ecomusei, aree Wilderness, ecovillaggi, borghi antichi e città.

Nato nel 1980 dalla fantasia in cammino del fotografo Riccardo Carnovalini e della moglie Cristina durante una traversata degli Appennini, sostenuto poi da un gruppo di giornalisti escursionisti riunitisi nell’Associazione Sentiero Italia, dal 1990 l’itinerario è patrocinato dal CAI. Grazie al contributo essenziale delle Sezioni, che ne individuarono nel dettaglio l’itinerario, il Sentiero Italia venne inaugurato nel 1995 con la grande manifestazione “Camminaitalia 95”, ripetuta poi nel 1999 assieme all’Associazione Nazionale Alpini (ANA). Il raccordo di tratte dei percorsi che costituiscono il Sentiero Italia è quasi completo: attualmente interamente segnalato con i caratteristici colori bianco e rosso e la dicitura “S.I.” salvo rari brevi tratti in fase di allestimento o manutenzione, a seconda dei casi.

Nonostante l’accessibilità diffusa alle mappe sentieristiche – online e cartacee presso i centri dedicati – e il vivace spirito di iniziativa che contraddistingue le Sezioni CAI disseminate su tutto il territorio italiano e che si traduce in una nutrita proposta settimanale di escursioni guidate da volontari professionisti dell’alpinismo, il Sentiero Italia, anche per la relativamente recente promozione pubblica è ancora sconosciuto ai più.

Così, per facilitare la divulgazione della conoscenza del progetto S.I. e rendere fruibile il percorso anche ad un altro tipo di turismo, forse meno avventuroso e low cost ma più coordinato e full optional, oltre che per nutrire un turismo sostenibile – in chiave ambientale, economica e sociale – lo scorso 5 ottobre a Milano il CAI ha firmato un accordo di collaborazione con il tour operator digitale Tramundi per proporre viaggi organizzati nelle aree attraversate dal Sentiero Italia Cai.

Tramundi è un tour operator digitale votato all’ecoturismo responsabile che si rivolge ad un pubblico che abbia familiarità con la tecnologia e che voglia approcciarsi al viaggiare in maniera immersiva, attraverso i racconti e i consigli degli autoctoni e ad esperienze personalizzate, che mirano alla conoscenza del tessuto culturale e sociale del territorio visitato.

Il vicepresidente del CAI, Vincenzo Starita, responsabile del progetto “Sentiero Italia Antonio Montani” ha dichiarato in proposito: “Abbiamo scelto Tramundi perché il loro approccio focalizzato sulle realtà locali li accomuna alla visione del Club alpino italiano. L’accordo vuole promuovere uno sviluppo sostenibile, attento alle economie montane e rispettoso delle peculiarità ambientali e culturali.

Il potenziale turistico delle aree interne del Sentiero Italia Cai è notevole, ma deve essere costruito con attenzione e rispetto, valorizzando il turismo sostenibile. Il digitale, in questo senso, è uno strumento a cui vogliamo ricorrere sempre di più”.

Con questo accordo il CAI attesta l’attuale necessità di un turismo critico e responsabile, oggi più di sempre, pronunciandosi per uno Smart Tourism sostenibile e virtuoso orientato alla valorizzazione dei territori nel rispetto delle comunità che li abitano oltre che mostrando un’inedita apertura alle nuove frontiere della tecnologia applicate ai servizi al turista come alla fruizione dell’esperienza turistica.

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